Descrizione
«Carissima Ariella,
la vittoria nel Rally di Montecarlo del 1972 non è stata solo un’impresa sportiva. Ha rappresentato il trionfo della volontà, della tenacia, del coraggio di non arrendersi quando tutto sembrava perduto. Ha ridato lavoro a centinaia di persone, costringendo la Fiat a riaprire le catene di montaggio della Fulvia. Ha regalato a migliaia di appassionati momenti di gioia e dolore, esultanza e preoccupazioni, sorrisi e lacrime fino all’ultimo momento. Fino al traguardo.
Nello scrivere “L’incredibile corsa” mi sono abbandonato alle emozioni. Ho chiuso gli occhi e sono salito sulla 14 con Sandro e Mario. Ho vissuto con loro le fatiche della gara, ho ascoltato le loro parole e i loro silenzi, ho condiviso il gelo del Burzet e il trionfo sul Turini.
Non ho scritto il solito libro di macchine: quella straordinaria impresa meritava molto di più. Così ho scritto ascoltando il cuore: perché anche chi non ha mai sentito parlare di rally si possa ritrovare, con le lacrime agli occhi, a leggere e rileggere una storia meravigliosa. A raccontarla ai propri figli e ai propri nipoti, perché nessuno la possa dimenticare.
L’ho fatto per Sandro e Mario, i campioni della mia vita. L’ho fatto per tutti gli uomini che hanno portato la Fulvia in cima al mondo. E l’ho fatto anche, con immenso affetto, sperando di regalare un lampo di felicità ai tuoi bellissimi occhi azzurri». (Mattia)